Nella voglia di ripresa e di progettualità delle famiglie italiane un ruolo di sostegno sempre più significativo hanno i finanziamenti contro Cessione del Quinto

Nella voglia di ripresa e di progettualità delle famiglie italiane un ruolo di sostegno sempre più significativo hanno i finanziamenti contro Cessione del Quinto

20 Dicembre 2021

Lo studio Doxa sul credito al consumo di ottobre 2021 – a 6 mesi dall’edizione precedente – commissionato da ASSOFIN (associazione di categoria alla quale partecipa BNT Banca) sottolinea il clima di attesa di ripresa sociale ed economica del Paese.
L’Italia messa a dura prova dalla pandemia sta ripartendo (Pil +2,6% nel terzo trimestre), spinta anche dall’alta adesione alla campagna vaccinale. Cresce la positività e la convinzione che il futuro sarà migliore. L’indice di fiducia in forte miglioramento riflette un diffuso ottimismo sulla situazione economica generale. Gli italiani sono molto concreti, guardando al paese diminuisce la negatività e si attendono miglioramenti anche oltre i livelli pre-pandemici.
Continua a progredire la diffusione della notorietà dell’utilizzo del finanziamento rateale in modalità cessione del quinto dello stipendio e della pensione (oggi l’83% degli intervistati conosce il prodotto, indice che cresce dal 66% del 2013 all’83% del 2021).
Il credito è percepito come uno strumento che si integra perfettamente nella gestione complessiva della propria finanza personale: in assenza del credito due terzi delle famiglie o delle persone avrebbero rinunciato o rimandato l’acquisto.
Lo studio conferma la capacità dell’industria finanziaria italiana di esercitare il ruolo di partner nella progettualità delle famiglie (anche per gli acquisti green) su livelli di elevata qualità e soddisfazione percepita (56% molto soddisfatti, 33% abbastanza soddisfatti e soli l’11% degli intervistati si dichiara non soddisfatto). Cresce l’interesse per la sottoscrizione dei finanziamenti on line che passa dall’11% degli intervistati al marzo 2021 al 14% dell’ottobre 2021.
La voglia di ripresa e di progettualità ha fatto rafforzare la propensione al ricorso al credito al consumo in prospettiva, che riacquista il suo ruolo di sostegno al desiderio degli italiani di tornare a costruire il proprio futuro (il 75% degli intervistati nell’ipotesi di dover fare una spesa significativa, prenderebbe in considerazione un finanziamento) e più in generale il 68% pensa di ricorrere a finanziamenti in futuro.