BPS, la Lettera di inizio anno ai suoi 149.000 Soci

31 Gennaio 2024

Come di consueto ad ogni inizio di anno, la Banca Popolare di Sondrio, a firma del Presidente,
Francesco Venosta e del Consigliere Delegato e Direttore Generale, Mario Alberto Pedranzini, ha inviato – lo scorso 25 gennaio – a tutti i suoi 149.000 Soci, una Lettera in cui, accanto agli auguri per un 2024 in salute e prosperità, si riportano le riflessioni, buoni propositi e i programmi per l’anno a venire.

In incipit, il pensiero alle guerre in atto: quella russo-ucraina, cui si è aggiunta quella israelo-palestinese, senza dimenticare gli altri conflitti, tutti portatori di massacri e distruzioni.

In un contesto di preoccupante instabilità, il riscontro sull’incremento prodottivo degli USA, la sua ripresa nell’occupazione e il rallentamento dell’inflazione e la fotografia sulla notevole contrazione della Cina, sul fronte produzione e consumi. Quindi, la riflessione sulla crescita debole dell’Eurozona che “paga” il momento di economia stagnante della Germania che, si allarga a ricaduta,  su industria ed export dei Paesi UE, ma non solo.

L’Italia, sorretta da una miriade di aziende, perlopiù medie, piccole e piccolissime, che adattandosi alle situazioni hanno messo in atto esperienza e buona volontà di progredire, è riuscita a far fronte abbastanza bene alla negativa congiuntura. Tuttavia, il fenomeno delle chiusure di negozi non è cessato. L’edilizia è stata avvantaggiata dai provvedimenti in ambito “ecobonus”, riflettendosi negativamente sui costi delle materie prime, a loro volta influenzati dal rincaro dell’energia, mentre
l’immobiliare ha sofferto per il rialzo dei tassi. Il calo della disoccupazione è di buon auspicio, ma ha preoccupato e preoccupa la difficoltà delle imprese nel soddisfare le loro necessità quanto a figure professionali. Il turismo è andato alla grande, nonostante le presenze di stranieri non siano state in linea con le aspettative. In tale scenario, il PIL nazionale ha chiuso il 2023 con un rialzo di circa lo 0,7%. È un aumento piuttosto modesto, inferiore alle previsioni, che nel confronto ci pone tuttavia in buona evidenza. L’inflazione è stata la piaga dell’anno. Solo negli ultimi mesi gli interventi da parte della Banca Centrale Europea hanno prodotto gli effetti auspicati, che si spera abbiano a proseguire. Resta comunque il fatto che la capacità di spesa delle famiglie si è visibilmente contratta.

La Popolare di Sondrio, in questa alternanza di luci e ombre, ha lavorato sodo, con vistosa crescita dell’attività bancaria caratteristica: margine di interesse e commissioni. Gli indirizzi dell’amministrazione sono stati messi a terra da un personale preparato e disponibile – nell’anno il Gruppo ha registrato 347 nuovi ingressi –, costantemente aggiornato sulle varie opportunità da partecipare ai clienti, con conseguenti reciproci vantaggi. Analogamente si può affermare, quanto a impegno e qualità del lavoro, relativamente alle controllate BPS (SUISSE) SA, Factorit Spa e BNT-Banca della Nuova Terra Spa, che chiudono bene e in crescita i rispettivi bilanci. Siamo in grado di anticipare, in attesa di tirare le fila dei conti al 31 dicembre, che l’utile netto d’esercizio del Gruppo si colloca ben oltre le previsioni del Piano Industriale aziendale in corso, confermandone la piena validità.

(…) Il buon procedere aziendale e le robuste poste economiche hanno consentito di arricchire l’articolazione territoriale, privilegiando la strategia di crescita nel Nord-Est, con quattro aperture: l’agenzia di San Donà di Piave (VE), l’agenzia di Thiene (VI), l’agenzia n. 1 di Vicenza e l’agenzia di Udine. Il numero delle dipendenze della “Sondrio” è pertanto pervenuto a 356, dislocate nel Nord Italia e Lazio, per cui, aggiungendo i tanti sportelli di tesoreria e le 22 filiali della controllata estera BPS (SUISSE) SA, il Gruppo opera con oltre cinquecento unità, in grado di soddisfare appieno le varie necessità bancarie e finanziarie della clientela, anche di quella maggiormente esigente”.
(…)

La chiusa della Lettera…

Egregio Socio, caro Amico,
con uno sguardo a ritroso sul 2023, archiviamo un altro anno, affrontando l’oggi con la memoria del passato, proiettandoci con visione lungimirante nel domani anche più lungo, rifuggendo dalla tentazione di alimentare la paura del futuro, concentrando l’azione sul presente in modo vigile e fecondo.
L’orizzonte è ampio e sfidante e quindi occorre fare sintesi tra competitività e solidarietà, intraprendenza individuale e azioni di sistema, innovazione e tradizione, innescando un processo virtuoso per adeguarsi ai nuovi contesti. Rafforzare il legame con le comunità servite, intercettandone tendenze e bisogni, è per noi un imperativo, oltre che un vantaggio competitivo, così da contribuire allo sviluppo di ecosistemi di qualità, sostenibili e resilienti, con l’ambizione di poterci defi nire attore economico e sociale responsabile, capace di innovare, produrre ricchezza, benessere diffuso a beneficio delle attuali generazioni senza compromettere quello delle generazioni future.
La visione che vogliamo trasferire ai giovani è di credere in sé stessi, impegnarsi, immaginare il futuro. Non è impossibile, né così diffi cile, a patto di lasciare spazio alle proprie passioni e trasformarle in idee concrete, realizzabili. Si può fare anche qui, senza infi lare tutto in una valigia, senza andare lontano.
Continueremo a essere noi stessi, consapevoli del mondo nuovo, fieri della nostra identità, costruita in piena autonomia in oltre 150 anni di storia, interpretando fedelmente la nostra mission: una banca che fa banca.
Rispettosi delle istituzioni e delle regole, contrastiamo la tendenza all’omologazione, nella convinzione che fi ducia e capitale relazionale sono importanti tanto quanto i fondamentali economici, e questo ancor di più per una banca come la nostra che della fi ducia e della coesione ha sempre fatto la sua anima istituzionale, consolidando la rete integrata di relazioni di giorno in giorno costruita nei rapporti con i propri territori.
Ringraziamo per l’attenzione e rivolgiamo un pensiero riconoscente per la vicinanza e la fiducia riservateci. Diamo appuntamento a primavera prossima per l’Assemblea annuale, su cui, a tempo debito, provvederemo a dare informazione.
Mentre auspichiamo che, cessato il rumore delle armi, vi sia spazio per la pace e la ripresa di una civile convivenza, rinnoviamo i migliori auguri per l’anno appena iniziato e porgiamo cordiali saluti.

Scarica e leggi la Lettera ai Soci di Banca Popolare di Sondrio

Sondrio, 25 gennaio 2024